“La Corte ha definitivamente statuito che è passibile di una condanna penale, punita con l’ammenda per violazione dell’art. 5, lett. B) della legge 283/1962, “Disposizione igienica della produzione e vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”, il commerciante che depositi e venda prodotti ortofrutticoli all’aperto, su marciapiedi o bancarelle in zone esposte alla circolazione di veicoli, esponendoli in tal modo ad agenti atmosferici ed inquinanti.”
“I prodotti destinati alla alimentazione umana, posizionati all’esterno delle attività commerciali – aggiunge l’assessore alla Programmazione Economica, Antonio Del Regno – sono esposti al depositarsi di numerose sostanze nocive all’organismo umano in caso di ingestione, come polveri sottili, benzene, piombo, anidride solforosa, ecc., specialmente se esposti nelle adiacenze di zone interessate dal traffico veicolare. Da qui la necessità di avviare controlli affinché il divieto di esporre e vendere all’esterno dei locali adibiti ad attività commerciale di ogni tipo di genere alimentare, in particolare frutta, legumi, erbaggi, alimenti freschi e non confezionati, venga rispettato da parte dei titolari di attività commerciali”.
“Gli esercenti – conclude Del Regno – hanno l’obbligo di rimuovere anche le strutture adibite all’esposizione della merce all’esterno. Il provvedimento ha la finalità di tutelare la salute pubblica nell’ottica della prevenzione, attraverso metodi di vita corretti e virtuosi. L’art. 6 della Legge 283/1962, salvo che il fatto costituisca più grave reato, punisce i contravventori con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da € 309,00 a € 30.987,00. Il giudice, se il fatto è di particolare gravità e da esso è derivato pericolo per la salute, può disporre la chiusura definitiva dello stabilimento o dell’esercizio e la revoca della licenza”.
A Salerno invece, Amministrazione e Vigili Urbani fanno ancora finta che la sentenza 10 febbraio 2014 n. 6108” della Corte di Cassazione non esiste. Per cui nonostante le reiterate segnalazioni sul fatto che fruttivendoli occupano i marciapiedi con frutta esposta fino alla strada non prendono nessuna iniziativa per sanzionare.
solo degli abbonati che non hanno fatto mai nulla nella vita ragionano come piemme. sono si capisce perchè si debbano sanzionare dei fruttivendoli che espongono la loro merce in presenza di aria inquinata e non sanzionare anche il consumatore che respira liberamente, appropriandosi delle sostanze inquinanti più che con l’aquisto della frutta.
A tutela del consumatore facciamo anche una delibera che vieti a questo di respirare. …cosi saremmo anche meno ipocriti.