E’ consapevole delle difficoltà che ancora vive l’aeroporto salernitano, Giudice, ma è l’ottimismo a farla ora da padrone. «Le commissioni parlamentari – afferma il segretario della Cisal – hanno mosso ben più di un rilievo in ordine al nostro aeroporto ma nonostante questo il “Costa d’Amalfi” è stato inserito negli scali di interesse nazionale dal Governo.
E’ segno tangibile che l’infrastruttura salernitana ha delle potenzialità riconosciute, oltre che un ruolo strategico per quel che concerne l’alleggerimento del traffico aereo del vicino scalo di Napoli-Capodichino. Ho sempre sostenuto che l’avvio vero e serio dell’aeroporto coinciderà con un rilancio netto e definitivo del turismo della nostra provincia, di cui il “Costa d’Amalfi” può essere vero e proprio volano, con traffico in entrata ed in uscita. Non c’è più tempo da perdere; se n’è già perso troppo».
Sul Decreto manca ancora la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; così come manca ancora la firma del Ministro Padoan sul decreto di gestione totale dello scalo alla società di gestione: una mancanza che tiene bloccati i fondamentali 40 milioni di euro per l’allungamento della pista del “Costa d’Amalfi”.
Ed è proprio in merito a questo aspetto che Giovanni Giudice rivolge un accorato appello: «Mi rivolgo al Ministro Padoan affinché rompa gli indugi che ha e firmi finalmente il decreto che consentirà alla società di gestione di poter usufruire di soldi, di fatto, già stanziati. E mi rivolgo anche ai parlamentari salernitani affinché vadano in pressing sul Ministro e – senza distinzioni di bandiere e partiti – lottino tutti per una causa comune, quella del rilancio del territorio salernitano e del suo turismo: elementi che passano necessariamente attraverso il perfetto funzionamento di un aeroporto che è cattedrale nel deserto da ormai troppi anni».
Speriamo bene……mah
Questa è veramente una storia all’italiana, dove ci voglio anni per fare le cose e con il triplo delle spese! non ci vuole mica uno Professore per capire che l’aeroporto di salerno è strategico, serve un bacino di utenza di almeno 1.500.000 di abitanti e con Napoli che è saturo.
Un’altra domanda che mi sorge spontanea, ma nel caso in cui il Vesuvio si svegliasse anche solo con delle ceneri, l’aereo dove bisognerà andarlo a prenderlo??a Roma????????
Povero noi, e povero meridione
Ha cambiato nome … ? E chiamiamolo Vassallo …dai!
I parlamentari salernitani….?!??…a parte il loro orticello…amen!!!
Ricordiamocene al prossimo giro elettorale!!
…che peccato quell’aeroporto così, buttato in mezzo a silos e campi di pomodoro. Eppure dei 40milioni di euro stanziati, ne basterebbe uno soltanto destinato all’allungamento della pista di 500metri. Ryanair piomberebbe qui immediatamente ed allora sarebbe fatta: Milano-Bergamo, Torino e Venezia-Treviso al nord. Londra, Parigi, Francoforte, Dusseldorf, Bruxelles, Oslo e Stoccolma in Europa. Da mordersi la lingua!!!
From Maastricht, ha perfettamente ragione! Un solo “poverino” milioncino di euro e con 500 metri cambia tutto! Quello che, per es. non hanno voluto capire da noi all’aeroporto di Oristano Fenosu (quando erano i tempi giusti … pochi anni fa) e Ryanair non aveva ancora cominciato con Alghero e Cagliari … Oristano al centro della Sardegna avrebbe servito tutta l’isola !!! Forza Salerno e forza Oristano!