Tra le proposte c’è anche il cavallo di battaglia della CGIL che chiede da tempo l’istituzione di un bollino etico e l’estensione del sistema sanzionatorio, previsto per i caporali, anche alle aziende che ne fanno uso. “Non c’è da parte nostra alcun accanimento nei confronti dell’intero sistema delle aziende agricole della nostra provincia – dichiarano il Segretario della CGIL Salerno Anselmo Botte insieme con Giovanni Basile della Flai-Cgil Salerno – nel quale sappiamo esserci imprenditori onesti e rispettosi delle normative, ma riscontriamo, dalle indagini, che al loro fianco c’è una stragrande maggioranza di aziende che operano nella illegalità. Queste vanno combattute e colpite, anche per salvaguardare l’operato delle aziende “sane”. Abbiamo proposto, inoltre, al governo la riduzione di un euro a giornata dei contributi previdenziali per le aziende che risulteranno rispettose della normativa e dei contratti di lavoro”.
Incredibile! Dopo 60 anni la CGIL ha scoperto il Caporalato nella piana del Sele! Encomiabili ed utili come un pelo incarnito
hanno sempre fatto finta di non vedere.