I carabinieri stanno ora cercando di accertare quale sia stato il movente della violenta aggressione al dipendente delle Ferrovie dello Stato e delle devastazioni nella stazione di Casoria (Napoli) che ne sono seguite. L’azione del gruppo è scattata dopo il rimprovero del capotreno: l’uomo ha riportato escoriazioni guaribili in due giorni.
Quando il convoglio era ancora fermo nella stazione di Casoria, inoltre, i giovani, scesi dal treno, si sono armati di “sanpietrini” e di un bastone di legno, strappato da una panchina. Nel tentativo di entrare nella motrice, dove il ferroviere si era rifugiato per sfuggire all’aggressione, i giovani hanno infranto il vetro della porta di accesso, danneggiato una fontana, un secchio per rifiuti e una panchina.