Sempre sul match con l’Avellino Mezzaroma dice: “In Italia abbiamo il vizio di considerare ogni partita come fosse l’ultima. E’ importante iniziare bene ma il campionato non finisce domenica 6 settembre in qualsiasi senso vada”.
Il derby accende anche i riflettori sulla questione sicurezza: “In Italia questo è un problema culturale di fondo che va cambiato e che riguarda sia il Nord che Sud. Container e zone cuscinetto non fanno parte dello spirito del calcio”.
Capitolo tifosi e calcio mercato dopo gli ingaggi di Coda e Rossi: “Stiamo cercando di fare la nostra parte. Il mercato è così lungo che molti si ricordano solo gli acquisti dell’ultimo momento. Di calciatori ne abbiamo presi tanti da Euspei a Russotto, da Schiavi, Sciaudone a Troianiello. Ci aspettiamo una risposta del pubblico che al momento non è arrivata. Sotto questo punto di vista sono molto deluso: 3.200 abbonamenti sono troppo pochi. Anche i dati della vendita dei biglietti per l’amichevole con il Bari non sono soddisfacenti. Noi cerchiamo di fare la nostra parte ma ci aspettiamo che i tifosi facciano altrettanto”.
Poi Mezzaroma si lascia andare ad alcune considerazioni: “Molti calciatori dalla Serie A sono disposti a scendere di categoria accettando la Salernitana. Questo è sintomo che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Giocare a Salerno è un punto di arrivo e non di partenza. E’ una piazza calda ed impegnativa ma che lascia grandi soddisfazioni. Sono contento del lavoro svolto da tutti, non solo da Fabiani. Dal magazziniere al Direttore Sportivo”.
In chiusura un commento su Mister Torrente: “In Coppa con il Chievo sono stato in panchina sedendo al suo fianco. Ho cercato di dare meno fastidio possibile! Il mister è sempre molto concentrato e come si dice in gergo ‘sta sul pezzo’ per tutti i 90 munti. Torrente sta lavorando bene e bisogna lasciarlo continuare”.