“Questo è l’ultimo anno di deroghe. Se si ripetono situazioni come quelle di quest’anno serviranno interventi forti su iscrizioni, garanzie e riforma”, ha chiarito Carlo Tavecchio, insistendo sulla necessità di ridurre da 22 a 20 le squadre, anche per non rischiare “un nuovo caso Parma”, e spiegando che nel frattempo la sforbiciata al campionato di Lega Pro è stata “fisiologica”: “Non l’abbiamo ridotto noi, il campionato è composto da 60 squadre, se ne sono iscritte 54 e abbiamo dato ad altri la possibilità di inserirsi con il pagamento di una quota, ma non l’hanno fatto”.
Durante l’incontro, a cui hanno partecipato fra gli altri l’allenatore del Modena Crespo, quello del Livorno Panucci e quello del Pescara Oddo, Tavecchio ha parlato anche di “antibiotici forti” contro l’illegalità nel calcio: “Ognuno si regoli, le nuove norme prevedono radiazione e penalizzazioni serie. Uomo avvisato, mezzo salvato”. Non ha lesinato raccomandazioni ai club nemmeno Abodi, che propone l’anonimato per chi denuncia le combine (“In Germania ha funzionato”), chiede pene più dure e rivedrà il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone.
Intanto ha annunciato che la Lega B, nel campionato al via nel fine settimana, “raddoppierà il livello del monitoraggio” sui flussi di scommesse e la lotta al match-fixing affiancando alla collaborazione con Sportradar quella con Federbet. “C’è un filo sottile – ha aggiunto Abodi – fra i comportamenti in campo e quelli delinquenziali che fuori compra le partite”.
L’ultima avvertenza è quella del designatore della Can B Stefano Farina, che – affiancato dal presidente dell’Aia Marcello Nicchi – ha annunciato massima intransigenza sui falli violenti e sui calciatori che accerchiano l’arbitro per contestare una decisione. “Spesso – ha notato Farina – si scambia il dialogo per un’occasione di protestare”.