L’urgenza di dare risposte definitive alla popolazione ha portato il sindaco Cariello a lanciare un appello forte sia al presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, sia anche al presidente della Commissione Speciale per la Terra dei Fuochi, Zinzi, affinché la presenza delle ecoballe e la loro capacità di incidere sull’assetto eco-ambientale della Piana del Sele venga presa in considerazione in maniera urgente, quale vera e propria emergenza per la popolazione. «Innanzitutto la Provincia, ma anche la Regione, devono intervenire immediatamente sui tempi e le modalità dell’intervento – spiega il sindaco di Eboli, Massimo Cariello –. Lo scorso 25 maggio era stato emesso il bando da parte di Ecoambiente, bando chiusosi lo scorso 25 luglio. Chiediamo di sapere se sono state aperte le buste e valutate le offerte.
Un passaggio indispensabile, perché dall’assegnazione dei lavori il bando prevede un lasso di tempo di 20 giorni alla società incaricata per selezionare i rifiuti ed indirizzarli verso il recupero o l’inceneritore. Solo dopo questo passaggio saremo in grado, con l’Asis, di avviare la procedura per realizzare, finalmente, il depuratore di Coda di Volpe che andrebbe a completare il quadro della depurazione con i collettori fognari di Cioffi e Corno d’Oro. Un progetto strategico, frutto di tante battaglie portate avanti sia dal sottoscritto, sia dalle popolazioni locali attraverso il comitato di quartiere Santa Cecilia. Lo dobbiamo alla popolazione residente ed ai tanti operatori del comparto agricolo che da anni stanno subendo la presenza del sito di Coda di Volpe, che rischia di incidere negativamente sull’immagine delle nostre produzioni. Lo dobbiamo anche agli sforzi ed ai sacrifici del comitato di quartiere guidato da Domenico Alfano, del comitato di zona che ha in Raffaele La Brocca il suo riferimento ed dell’intera comunità raccoltasi al fianco dell’impegno del parroco, don Daniele Peron. E’ grazie al loro impegno che è stato immediatamente avviato il bando per la rimozione delle ecoballe ed ora a loro, insieme con tutta la popolazione, dobbiamo risposte immediate».