Ed è cosi che è partita la caccia al rapinatore. I Carabinieri hanno spulciato l’elenco dei clienti del negozio e, dopo aver controllato l’alibi di quattro persone che corrispondevano alle fattezze fisiche del rapinatore, nel cuore della notte sono giunti al 49enne. Vistosi scoperto, alle insistenti domande dei Carabinieri l’uomo è crollato raccontando le varie fasi della rapina e conducendo gli uomini dell’Arma nel nascondiglio vicino casa dove aveva riposto la pistola (una replica di una Beretta cal. 9 priva di tappo rosso) ed i monili in oro che era riusciti ad arraffare.
I soldi no: era corso in banca per versare la somma rapinata (circa 1.000 euro) sul conto. Almeno era riuscito a fronteggiare le continue richieste di rientro che gli rivolgeva il direttore….. La sua situazione economica era precipitata dopo che aveva perso il lavoro presso un’azienda agricola di Battipaglia. Una moglie e tre figli da sostenere e quella sperata vincita al gioco (soprattutto slot e lotterie istantanee) che non arrivava nonostante l’ingente capitale investito (giornate intere passate dentro i bar). Martedì sera la decisione…. era andata anche bene: circa 1500 euro guadagnati senza colpo ferire….sino a quando alla porta hanno bussato i Carabinieri. Per lui un’accusa pesante: rapina aggravata. Adesso è ai domiciliari in attesa del processo.
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