Così, vista la mancata pubblicazione del bando, e nonostante numerose sollecitazioni indirizzate alla Provincia, il sindaco di Roccadaspide chiede ancora una volta di procedere con il bando. Tanto più che in una nota del 31 gennaio 2014 il Presidente della Provincia, Antonio Iannone, comunicava che la Regione aveva finanziato l’intervento e che “espletate le formalità burocratiche si procederà alla trasmissione dei progetti al Settore Difesa Suolo Regionale per l’emanazione dei decreti di finanziamento, secondo apposito accordo di programma tra Regione e Provincia, e si darà corso ai lavori”.
Da allora sono passati diciotto mesi ma il bando non è stato ancora pubblicato. L’ultima comunicazione da parte del Settore Grandi Opere, Lavori pubblici e Viabilità della Provincia risale al 23 luglio scorso, quando il Dirigente, rispondendo all’ennesima segnalazione del sindaco Auricchio, spiegava che si era “in procinto di pubblicare il bando e che, a seguito dell’espletamento della gara, si provvederà a dare immediato avvio ai lavori”. Ma dopo un mese e mezzo ancora tutto risulta fermo. Della situazione è stata interessato il Signor Prefetto.
Auricchio evidenzia con forza i disagi degli automobilisti, soprattutto quelli residenti appena pochi metri oltre la frana, o nelle frazioni, e quelli di Controne e Castelcivita che frequentano scuole, uffici e l’ospedale di Roccadaspide, costretti a percorrere diversi chilometri in più su strade alternative. Ma c’è di più perché la strada chiusa impedisce il passaggio ai mezzi di soccorso, creando un serio rischio per l’incolumità delle persone. E la situazione, con l’imminente arrivo delle piogge, rischia di diventare insostenibile. Inoltre, oltre alla frana al centro abitato, occorre intervenire con altrettanta urgenza su un’altra frana che si è verificata sempre sulla SR ex SS 488 più a sud, al confine con il comune di Castelcivita, e su un altro movimento franoso comparso all’altezza dell’azienda Il Marrone, a pochi chilometri dalla città.
Delle aree interne ci si ricorda solo quando si tratta di fare incetta di voti. Eppure, se valorizzate, sarebbero un’occasione per l’intero territorio della provincia e della regione.