Ferma anche la posizione di Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti: “E’ assurdo che gli studenti e le studentesse siano costretti a competere tra loro per accedere ad un corso di laurea. L’istruzione – sottolinea – è un diritto e l’Università deve essere aperta a tutti e senza barriere, invece oggi l’assenza di un sistema di diritto allo studio efficace, i costi dell’istruzione e questi assurdi test d’ingresso negano a tantissimi studenti la possibilità di proseguire gli studi”. Da ultimo la posizione di Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza: “Non c’è alcun criterio per selezionare un numero così basso di aspiranti medici, tutte le proiezioni e gli studi ci dicono che nei prossimi anni si acuirà la carenza di personale medico a causa dell’alto numero dei pensionamenti. Il numero di posti a Medicina, così come il numero delle borse di specializzazione, non sono calcolati – rileva Laterza – sul fabbisogno futuro, ma solo sulle previsioni di spesa. E invece di preoccuparsi di questo problema Renzi annuncia altri tagli alla Sanità”
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