«Abbiamo aspettato che Sergio Mazza tornasse dall’Africa – ha dichiarato il presidente della Hippo Ciro Bisogno – perché volevamo chiudere con lui un accordo che potesse consentirci di avviare concretamente il lavoro sul vivaio, dopo la bella esperienza delle lezioni di Minibasket che abbiamo tenuto lo scorso anno nella palestra dell’IIS Genovesi-Da Vinci. Stimo molto l’uomo ancor prima che l’Istruttore di Minibasket e sono convinto che alla fine i valori che lui intende promuovere saranno anche quelli che permetteranno ai nostri piccoli atleti di crescere in maniera ottimale, interpretando lo sport col giusto spirito. Per la Hippo sarà un passo importante, il progetto è destinato a crescere grazie all’apporto delle persone di cui ci stiamo circondando».
Abbiamo fatto una chiacchierata con il nuovo Istruttore del Minibasket della Hippo, Sergio Mazza, per capire come vuole impostare il lavoro per la prossima stagione.
– Il Minibasket abbraccia bimbi di una fascia d’età molto delicata, ci sono quelli che per la prima volta fanno sport e quelli che stanno per iniziare la pratica agonistica vera e propria. Insomma è una bella responsabilità. Cosa cerchi di insegnare ai tuoi allievi? Qual è la tua idea di Minibasket?
«Vivere Minibasket: per giocare, imparare e crescere! Il mio concetto di minibasket, che poi non è altro che lo slogan della nostra Federazione, riassume il senso ed il significato dell’appartenenza di un bambino o di un adulto al magico mondo del Minibasket. Per troppi anni si è vissuto un Minibasket che passava dal momento esclusivamente ludico al momento agonistico, come se fossero compartimenti stagni che si escludessero l’uno con l’altro. I bambini devono, attraverso un percorso pensato e programmato per loro, giocare imparando e imparare giocando. Solo così cresceranno sia come persone che come atleti migliori!».
– Ai genitori, invece, che tipo di messaggio bisogna lanciare?
«Il messaggio che va passato ai genitori è che lo scopo primario di un centro Minibasket resta l’insegnamento ai bambini di nozioni motorie e comportamentali, attraverso il gioco, all’interno di una palestra. Bisogna restituire ai più picoli quell’autonomia cognitiva e motoria che gli è stata rubata dalla società attuale. Il Minibasket non è, come talvolta viene interpretato, una vetrina per gli atleti. Non è una fucina di false promesse. Le scelte didattiche vengono assunte nell’esclusivo interesse degli atleti e della scuola medesima. È un posto dove si impara, si gioca, si sogna e ci si rispetta. Il compito di un genitore dovrebbe essere innanzitutto quello di insegnare al proprio figlio il rispetto delle regole e delle decisioni che vengono imposte nell’interesse del collettivo e non del singolo. Perché il Minibasket è prima di tutto un gioco di squadra».
I nuovi corsi di Minibasket targati Hippo Basket partiranno a breve. Per informazioni ed iscrizioni contattateci ai numeri 339/1666152 e 373/8224543 o via mail all’indirizzo hippobasketsalerno@gmail.com.
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