Premesso che:
1) cittadini residenti a Parco Arbostella nei mesi scorsi, e in più occasioni, hanno rappresentato le proprie preoccupazioni per i possibili pericoli derivanti dalla presenza di un Tubo di quench al servizio di un Centro Radiologico privato (CESAT), installato su un marciapiede privato ad uso pubblico senza una preventiva autorizzazione degli Uffici preposti e dello stesso Condominio;
2) detto Tubo di quench, posizionato sul marciapiede, è a pochi metri da una scuola materna ed elementare e a ridosso di una strada pubblica particolarmente trafficata su cui tra l’altro insistono la Chiesa, numerosi uffici ed abitazioni;
3) la Polizia Urbana, recatasi sul posto in seguito alle denunce dei residenti, come risulta agli atti, ha constatato che il CESAT aveva avanzato agli uffici comunali richiesta unicamente per l’installazione di un Totem pubblicitario luminoso e pertanto diffidava al prosieguo dei lavori;
4) i condomini, nel mese di Giugno u.s., hanno dato incarico di consulenza ad un perito perché accertasse eventuali lavori effettuati in aerea condominiale senza preventiva autorizzazione, così come richiesto per legge;
5) il consulente, in seguito a sopralluogo, avrebbe accertato numerose e gravi violazioni nella realizzazione da parte del CESAT di opere non autorizzate che hanno inciso sulle strutture condominiali, con l’apporto di modificazioni rilevanti (abbattimento di muri perimetrali, aperture di grossi finestroni, costruzione di una soletta in cemento armato poggiante su pilastri portanti, installazione di tubazioni ecc…) anche sotto il profilo urbanistico come variazione d’uso mai assentita dal Comune;
6) la suddetta perizia sarebbe stata inoltrata anche alla Procura della Repubblica e agli Uffici preposti alla sicurezza della salute pubblica (Vigili del Fuoco, ASL, ARPAC, NOE, NAS, INAIL);
7) nei locali sotterranei del Centro CESAT, confinanti con garage e sottonegozi utilizzati dai condomini, sarebbe stata installata una Risonanza magnetica raffreddata ad elio che la legge 81/2008 vieta in locali interrati e/o sotterranei;
8) in data 3 Agosto u.s., alcuni condomini avrebbero invitato e diffidato il Comune ad accertare le eventuali violazioni urbanistiche ed edilizie, in particolar modo nel piano interrato e nel cavedio dove insistono i sottoservizi (tubature del gas, dell’acqua, enel, condotte fognarie);
9) il 27 Agosto u.s. la Polizia urbana avrebbe constatato che dal tubo di quench fuoriusciva un fumo (?) che ha particolarmente allarmato alcuni residenti e di cui, tra l’altro, avrebbero informato la Procura della Repubblica;
Alla luce di quanto esposto, il sottoscritto, facendosi interprete delle preoccupazioni dei residenti e soprattutto alla vigilia dell’apertura della scuola, chiede alla S.V. di sapere con assoluta urgenza se sono stati disposti, come richiesto con diffida dai residenti (3 Agosto u.s., prot. A 117401), i relativi e pertinenti sopralluoghi nei locali utilizzati dal CESAT e se i lavori effettuati hanno ottenuto preventivamente dagli uffici comunali preposti i relativi assensi, presupposti indispensabili per legge così come le autorizzazioni del Condominio.
Roberto Celano
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