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La Salernitana ha i numeri per espugnare il “Rigamonti”

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Vincenzo Torrente è già entrato nella storia. Quando si vince un derby, come lo ha vinto la Salernitana, tutti ricorderanno questa imprsa sportiva e l’allanatore che guidava la squadra. Vincenzo Torrente è entrato in punta di piedi sul palcoscenico granata e rimane nelle retrovie nonostante le due vittorie in Coppa Italia ed il successo al debutto. Bada poco anzi nulla ai riflettori e resta ancorato su quei valori che nello sport sono il sale e il pepe: la grinta, l’umiltà, il sacrificio. Dal 9 agosto ad oggi, in poco più di un mese i risultati ufficiali, hanno permesso a Torrente di mettere in disparte il partito degli scettici. Petto in fuori e sguardo arcigno come quando giocava a calcio Torrente sia durante le partite ufficiali che negli allenamenti non mostra punti deboli.

Non fa concessioni, non si sbilancia mai e neppure ieri si è sbilanciato sulle prospettive della sua Salernitana. Ripete a mo di disco rotto che l’obiettivo è la salvezza, indica in 52, 53 punti la soglia da raggiungere. Tutti però sanno che questa squadra ha ancora grosse potenzialità e tutto può accadere. Torrente che ha percepito il clima di troppa euforia dentro e fuori lo spogliartoio dopo la vittoria nel derby ha lanciato messaggi ben precisi a tutti, soprattutto ai suoi calciatori. Umiltà e concentrazione chiede il mister. Il Brescia è un avversario ostico ma ha molte defezioni. La Salernitana può provarci, può piazzare il primo colpo lontano dall’Arechi. Per farlo servono grinta, cattiveria agonistica e motivazioni a mille. Le stesse armi usate per vincere il derby. E’ questo qullo che Torrente vuol vedere dalla sua Salernitana. Per vedere se il messaggio è stato recepito non resta che aspetare domani alle 15

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