Il centrocampo non dispiace, gli inserimenti degli interni senza palla sono un’arma in più, ma bisogna lavorare su costruzione della manovra e sull’interdizione per non esporre la retroguardia alle ripartenze avversarie. In difesa Lanzaro e Schiavi sono un’autentica diga, sulle fasce invece Colombo e Franco devono ancora crescere per riuscire a proporsi con maggiore costanza nella metà campo al fine di creare la superiorità numerica, ma anche per non farsi saltare nell’uno contro uno, come successo in occasione del primo gol delle rondinelle.
Strakosha si butti alle spalle gli errori commessi nelle sue prime due uscite stagionali e segua le indicazioni del preparatore Genovese per trovare sicurezza e darla a tutto il reparto. Note meno positive arrivano dai singoli: Moro, al di là dell’espulsione, conferma di soffrire da interno, quando gioca assieme a Pestrin e Torrente deve trovare il modo di farli convivere; Coda ha sprecato la palla del 2-0; Sciaudone deve diventare più concreto, così come Donnarumma (che pure si sta sacrificando in un ruolo non suo) non può ripetere lo stesso movimento ad accentrarsi all’infinito. In generale, la Salernitana sembra a corto di alternative in mediana e in avanti e, soprattutto, deve migliorare condizione fisica ed intesa, ma la strada da percorrere per centrare una salvezza tranquilla sembra quella giusta.
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