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Massimo Coda merita il riscatto dopo quel gol mancato

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Quando si è involato in contropiede nella metà campo avversaria in perfetta solitudine un po’ tutti, a partire dai componenti della panchina, sono schizzati in piedi pronti a festeggiare per l’imminente 0-2 dei granata, la rete che avrebbe probabilmente chiuso i conti al Rigamonti. Mentre correva, però, Massimo Coda ha dimostrato di essere ancora lontano dalla miglior condizione fisica, s’è fatto raggiungere e disturbare da un avversario al momento della conclusione e così il suo tiro ha superato il portiere del Brescia ma è terminato a lato. L’urlo per la possibile trasformazione s’è strozzato in gola, la possibile esultanza s’è tramutata in rabbia e poi quasi in disperazione quando, poco dopo, i bresciani hanno pareggiato e poi ribaltato il risultato.

Fortunatamente la rete di Gabionetta ha sistemato le cose, ma è innegabile che in tanti abbiano puntato il dito contro Coda (oltre che contro Moro, reo di essersi fatto espellere ingenuamente). Eppure l’ex Parma non s’è mosso male. Alla prima da titolare in maglia granata ha cercato di mettersi in mostra, ha fatto reparto, ha cercato l’intesa coi compagni ma, al momento topico, il suo ritardo di forma è parso evidente. Tanto che poco dopo quell’occasione sprecata, come programmato, Torrente lo ha richiamato in panchina visto che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Verranno tempi migliori è innegabile, e Coda proverà a rifarsi già sabato contro lo Spezia, quando dovrebbe essere ancora preferito ad Eusepi (le cui condizioni saranno valutate da domani dallo staff sanitario) e Troianiello (che deve ritrovare confidenza col campo dopo un lungo periodo di inattività). Con una settimana di lavoro nelle gambe in più, l’attaccante metelliano cercherà di rifarsi, con gli interessi.

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