Un’ipotesi nefasta, e del tutto inaccettabile, che produrrebbe un’ulteriore impoverimento alla già fragile economia locale oltre che gravare, colpevolmente, sulle aspettative dei lavoratori che – in questi anni – pure in un quadro di evidenti difficoltà, hanno consentito con il proprio impegno di garantire funzionalità e pubblica fruizione dei beni in questione. L’argomento appare obiettivamente meritevole di un tempestivo ed incisivo intervento congiunto, delle forze del lavoro e delle Istituzioni, così da governare al meglio la gestione e gli sbocchi della vertenza in atto. In relazione a ciò, anche a seguito delle conclusioni della recente assemblea dei lavoratori, tenutasi il 9 settembre 2015 a palazzo “Ruggi” di Salerno alla presenza delle organizzazioni sindacali territoriali, cui ha valutato di dover dare il proprio contributo anche il Soprintendente arch. Francesca Casule, con la presente intendiamo richiederLe un formale ed immediato incontro così da istruire, di comune intesa, il percorso che sarà ritenuto più opportuno”.