“Come è possibile verificare dal nutrito carteggio intercorso tra il Comune di Ravello ed indirizzato alla Provincia di Salerno, proprietaria del terreno, e alla Guardia di Finanza di Salerno, all’indomani del sequestro della microdiscarica, ci siamo subito attivati con un’ordinanza per chiedere l’immediata rimozione dei materiali – spiega Vuilleumier -. Tra verifiche dell’Asl, interventi della magistratura e delle forze dell’ordine e individuazione di una ditta che effettuasse i lavori è trascorso un anno. Anche ad agosto abbiamo sollecitato chi di competenza a trovare una soluzione. E continueremo a farlo, fino a quando l’area non sarà bonificata”.