Attraverso alcuni dei sentieri che il suo ingegno ha tracciato, lasciando impronte distinte in tutte le forme dell’arte e delle scienze, la rassegna storico-letteraria, diretta da Benedetto Giacobbe, vuole incamminarsi attraverso un itinerario culturale, per esplorare i mille volti di uno dei più poliedrici ed emblematici narratori del ‘900 italiano.
Instancabile ricercatore di innovativi registri linguistici, raffinato sul piano stilistico, Italo Calvino ha affiancato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, senza mai perdere la propria identità, che traspare chiaramente in ogni sua opera. La presenza di se stesso nelle sue opere non è mai invadente, mai pesante: dal fantastico al realista, fino alla prosa poetica, Calvino plasma le sue opere con la facilità con cui si modella un fluido che, pur acquisendo la forma del suo contenitore, mai è schiacciato da esso.
Calvino si presenterà alla platea attraverso una danza di parole che daranno il via ad un coinvolgente dialogo tra Giacobbe ed i relatori. L’architetto Antonio Sinopoli concentrerà l’attenzione sul valore simbolico e sul profondo legame che Calvino aveva con i segni, la forma e l’architettura. Sarà poi, la volta di un curioso ed insospettabile legame: Italo Calvino e Carlo Levi. Partendo dalla collaborazione con la casa editrice Einaudi, dove Calvino lavorò a vario titolo per trentasei anni, i due scrittori ebbero modo di stringere un’amicizia che andò oltre la mera collaborazione lavorativa. Sarà ricordato il prezioso saggio introduttivo che Calvino scrisse per il libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”, così importante per la città di Eboli. A fare gli onori casa sarà Rosaria Gaeta, Presidente del Centro Studi Carlo Levi di Eboli.
Commenta