I fatti sono avvenuti nella mattinata del giorno precedente quando, uno dei due, si presentava presso l’ufficio anagrafe del Comune di Eboli per ottenere un certificato di residenza esibendo una carta d’identità falsa e valida per l’espatrio (a firma di un sedicente sindaco inesistente). Immediatamente la polizia municipale procedeva al fermo del cittadino marocchino, che era in procinto di lasciare l’Italia per il Marocco l’indomani, e successivamente dell’ amico, indicato dal primo come il procacciatore del documento. Il cittadino del Bangladesh dichiarava che la carta d’identità l’aveva ricevuta, dietro compenso, da un cittadino italiano che frequenta gli uffici comunali. Ora sono in corso indagini per risalire alla sua identità. In serata la polizia municipale, su disposizione del P.M. dr.ssa Guarino della Procura della Repubblica di Salerno, procedeva alle perquisizioni domiciliari dei due indagati in località Campolongo e poi si procedeva al loro arresto e al trasferimento presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell’A.G. In mattinata si è proceduto al loro interrogatorio. Il reato per il quale è prevista una pena da due a cinque anni è aggravato dal fatto che la carta d’identità è valida per l’espatrio. Le indagini sono tutt’ora in corso è si prevedono ulteriori sviluppi che potranno far emergere una vera e propria centrale del falso di cui si servono i cittadini stranieri.