“La giustizia farà il suo corso ed eventuali responsabili pagheranno, ma una domanda a questo punto sorge spontanea: cosa hanno fatto finora i direttori generali? Il loro è un incarico di nomina politica, questo è chiaro, ma come vengono scelti? Hanno tutti i requisiti in regola per tutelare il nostro diritto alla salute o sono amici e conoscenti di chi li sceglie? Fino a quando ci saranno questi casi, la risposta appare scontata perciò il M5S continuerà a chiedere che la politica resti fuori dalla sanità”. Questo il commento del deputato salernitano del Movimento 5 Stelle Silvia Giordano.
“Con l’operazione “Just In Time” la Guardia di Finanza di Salerno ha scovato molti dipendenti delle strutture sanitarie di Salerno, Mercato San Severino e Nocera Inferiore che “timbravano il cartellino” per poi andare altrove, pur risultando in servizio. Ciò attesta la necessità di controlli più rigidi e pene più severe, nonchè l’eventualità di rendere (come già dico da tempo) la sanità di competenza statale e non più concorrente (attualmente la potestà legislativa sulla sanità è concorrente tra Stato e Regioni). La sanità a Salerno ed in Campania non è stata solo soggetta a tagli surreali nell’ultimo quinquennio, ma subisce anche la negligenza di chi (e ce ne sono tantissimi, a scanso di quei pochissimi che si fanno in 4 pur di garantire un servizio di assistenza adeguato) ruba letteralmente lo stipendio per fare altro. Non è forse uno spreco anche questo? Nessuno ne parlerà, ovviamente: nessuno tra dirigenti, amministratori locali e direttori generali saprà nulla di questo scandalo indecoroso. Si parla di una caposala, infermieri, tecnici disinfettori, operatori sanitari solo qui a Salerno. Ma nessuno ne saprà nulla, o forse sì: quei tanti, troppi pazienti che aspettano ore ed ore in pronto soccorso o presso la Guardia Medica sicuramente ne sapranno di più. Ma forse il vero problema di questa città è dato dalle “incompiute” e dalle Luci d’Artista o dai gender, come tuonano le opposizioni. Già. Ridicoli, tutti”.