La Salernitana va a caccia della vittoria all’Arechi. Il ko con lo Spezia brucia ancora nonostante il prezioso pari di Pescara. La Salernitana ha dimostrato, Spezia a parte di saper reagire. Con l’Avellino in vantaggio dopo il pari subito riesce a ritornare avanti. A Brescia passa in vantaggio si fa raggiungere e superare per poi acciuffare il pari. A Pescara sotto di un gol al termine del primo tempo riesce a riequilibrare con il solito Gabionetta. Una squadra che si trasforma nel secondo tempo anche se in inferiorità numerica. Un dato su cui riflettere è anche quello della gestione della palla. Nelle prime quattro gare di campionato, numeri alla mano, la Salernitana è stata sempre inferiore agli avversari per possesso palla lasciando agli altri il pallino del gioco. 48% di possesso palla per i granata contro Avellino, Brescia e Spezia, 46% a Pescara.
Il dato del possesso palla indica che la Salernitana di Torrente, almeno in questo inizio di stagione sta lasciando troppo l’inziativa agli avversari. Eppure era stato lo stesso mister di Cetara a parlare di calcio propositivo, di pressing a tutto campo e di gestione della partita. Gabionetta a parte vanno registrate ancora parecchie cose in casa granata. Vanno messi a punto i movimenti senza palla dove soprattutto a centrocampo si registrano sbavature. Un’altra nota lieta è la stagione di Pestrin. Da uomo assist per due dei quattro gol di Gabionetta con l’Avellino nella ripresa ed a Brescia a jolly. A 37 anni ad ottobre a Pescara il capitano si è disimpegnato nel ruolo di centrale di difesa dopo l’espulsione di Schiavi. I numeri di questo avvio di campionato dciono che Pestrin, oltre ad essere un jolly è il mioglior recupera palloni della Salernitana.