Nel Palco d’onore, presenti, rappresentanze istituzionali del Comune di Bellizzi e dei Comuni limitrofi, tra cui il Sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica, il Vice Sindaco di Montecorvino Pugliano Pierpaolo Martone, il Segretario Generale del Comune di Bellizzi, Dr.ssa Annalisa Consoli, il Presidente del Consiglio Comunale, Avv. Antonella Capaldo. Al corteo, aperto dal Sindaco e da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, hanno preso parte, oltre ai numerosi cittadini, tantissimi ragazzi delle scuole di Bellizzi, accompagnati dai loro docenti e dalle Dirigenti Scolastiche, prof.ssa Patrizia Campagna, per l’Istituto Comprensivo e prof.ssa Laura Cestaro, per l’ITIS “E. Medi”, rappresentanti delle sezioni dell’Associazione Reduci e Combattenti di Bellizzi e di Faiano, il Nucleo Comunale di Protezione Civile, il Comando di Polizia Municipale, è partito dalla casa comunale, ed ha percorso le vie cittadine, per arrivare nella piazza. In testa al corteo labari e gonfaloni, salutati dall’applauso della cittadinanza.
Nella piazza è stata posizionata una targa commemorativa, scoperta dal Sindaco Mimmo Volpe, dalla Sig.ra Tania, vedova di Claudio Pezzuto e dal Col. Riccardo Piermarini, comandante provinciale dei Carabinieri, tra l’applauso delle scolaresche e dei cittadini e sulle struggenti note delle musiche eseguite dalla Fanfara dei Carabinieri.
Nel suo intervento di saluto, il Sindaco ha sottolineato come “l’intitolazione della Piazza a Claudio Pezzuto rappresenta voler recuperare, per questa città, la memoria di quegli anni terribili e difficili, affinché sia di monito a non abbassare la guardia”. “Claudio Pezzuto e Fortunato Arena – sottolinea il Primo Cittadino Domenico Volpe– sacrificarono la loro vita, come tanti altri coraggiosi esponenti delle forze dell’ordine e della Magistratura. Un esempio che la Città di Bellizzi e l’intero Paese non dimenticherà mai. Ma non bisogna abbassare la guardia, perché oggi la criminalità organizzata, ha solo cambiato pelle, tenta di insinuarsi nelle istituzioni e nell’imprenditoria e tenta di imbrigliare e condizionare l’economia e la vita dei nostri territori. La legalità è un bene che va difeso da tutti, Forze dell’Ordine e Magistratura che sono in prima linea, ma dall’intera società civile.”