Il 26enne F.PF. è accusato di omicidio volontario non è mai stato interrogato nella fase delle indagini preliminari e poche ore dopo il ferimento del giovanissimo ultrà consegnò il suo casco cercando di dimostrare di essere estraneo a quell’aggressione avvenuta in un bar di Nocera Inferiore.
La violenta lite che numerosi testimoni addebitano al 26enne sotto processo provocò al 18enne nocerino lesioni cerebrali di notevole gravità. In tutti questi mesi, il 26enne ha scelto la linea del silenzio, evitando di rendere qualsiasi dichiarazioni, una scelta processuale che ha accelerato l’iter giudiziario consentendo al pubblico ministero Cacciapuoti di formulare in pochissimo tempo la richiesta di rinvio a giudizio.
Fonte PuntoAgroNews