-per la chirurgia coronarica semplice (CABG) 0,93 % a Salerno rispetto al 1,32 % del Registro dello Stato di New York (USA);
– per la chirurgia valvolare isolata – aortica e mitralica – (SVM-SVA) 0 % a Salerno rispetto al 3,6 % del Registro dello Stato di New York (USA);
infine il dato che assume maggiore rilevanza in assoluto è l’indice di mortalità generale entro i 30 giorni dall’intervento pari al 3,68 % a Salerno rispetto al 4,2 % del Registro dello Stato di New York (USA).
E’ chiaro che sono dati parziali, riferiti ad un breve periodo, che confermano le potenzialità della struttura a poter fare di più e meglio. Con minimi investimenti in termini di personale ritengo che nell’arco di un anno possiamo raggiungere l’obiettivo di essere compresi tra i vertici della cardiochirurgia internazionale. Mi corre l’obbligo di citare tutta la struttura di Cardiochirurgia nel suo insieme e non, piuttosto, singoli operatori, in tal modo vince tutta la squadra e si rafforza il senso di appartenenza. Questa è l’immagine vera della AOU di Salerno, come tante altre strutture che vivaddio abbiamo a nostra disposizione, che dobbiamo valorizzare e far conoscere.
Lo scrive in una lettera Vincenzo Viggiani, Direttore Generale Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – Scuola Medica Salernitana”
il reparto in questione quanti straordinari ha elargito? si effettuano prestAzioni “private”? e se si in che percentuale rispetto a quelle pubbliche? vi sono stati medici o paramedici indagati per assenteismo? il direttore generale scriva una lettera per chiarire questo!