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Acqua: Bonavitacola, mozione è errore, meglio una legge

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Sarebbe ”erronea e inconcludente” l’approvazione della mozione del Movimento Cinque Stelle sulla liquidazione della Gori. Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale, con delega al ciclo integrato delle acque, interviene nel dibattito sulla gestione del servizio idrico da parte della Gori e dice ai grillini: ”Da agosto avreste potuto presentare una proposta di legge”.

Chiarisce che l’iniziativa dei pentastellati ”è legittima” e ”ha ricadute sul piano sociale e sulla vita di tante famiglie”. ”Proponete di modificare una previsione legislativa relativa alla legge finanziaria del 2012 – afferma – una norma in base alla quale è stata stipulata una transazione e quindi un contratto con la Gori”.

Al di là di quella che Bonavitacola definisce una ”iniziativa comunque meritoria”, occorre, però, a suo avviso, ”valutare l’efficacia e la coerenza delle finalità esposte”. Ammette di non saper spiegare come si sia accumulato il debito della Gori, ma mette in guardia dal ”tassare la transazione”. Il 51% della Gori, società che gestisce il servizio idrico integrato dell’Ambito Agro-nocerino-sarnese, fa sapere, è in capo ai Comuni che ne fanno parte. ‘

‘Tassare la Gori significa rivalersi sui Comuni – sottolinea – il che, con molta probabilità significa che il tutto ricadrà sui cittadini”. ”La giostra gira così – aggiunge – allora abbiamo fatto bene a prevedere una legge che abolisce gli Ato che sono committenti di se stesso senza avere la posizione di giusta autorevolezza per la gestione del servizio idrico”. L’idea, come ha spiegato, è ”di rispettare i bacini idrogeografici, cosa diversa da un unico Ato”.

”La legge è la migliore occasione per mettere ordine e la commissione il luogo adatto per discuterne – conclude – La Gori è un’anomalia non solo regionale, ma credo caso unico in campo nazionale”.

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