La “sbrigativa segnalazione di un rigo e mezzo” (LTE), questo è quello che viene riportato del saggio, che viceversa, nelle stesse intenzioni dell’Autore, rappresentava un autentico punto di svolta, oltre che per se stesso, per quella che sarebbe stata in futuro l’intera storia dell’Occidente, non più “cristiano”.
Altro che etica protestante … Anche per Weber, oltre che per i marginalisti austriaci, lo spirito del capitalismo attingeva e si alimentava a ben altra fonte che il cristianesimo. Nel Grundriβ 1898, Weber infatti già scriveva: “La teoria astratta prende le mosse dal tipo dell’uomo occidentale moderno e del suo agire economico (…) Decisivo è il punto di vista dell’uomo. L’economia politica è scienza non della natura e delle sue qualità, bensì dell’uomo e dei suoi bisogni” (LTE).
Max Weber parlerà e scriverà a lungo della sua nuova scoperta, dopo il suo “crollo”, e in particolare in un altro saggio del 1908, dal titolo La teoria dell’utilità marginale e la legge “psicofisica” fondamentale”. In particolare, laddove egli sostiene che: “La specificità storica dell’era capitalistica, però, e quindi anche l’importanza della teoria dell’utilità marginale (come di ogni teoria economica del valore) per la comprensione di quest’epoca, poggia sul fatto che – mentre la storia di parecchie epoche del passato è stata a ragione designata come ‘storia della non-economicità’ – nelle condizioni di vita odierne L’AVVICINAMENTO DELLA REALTA’ AI PRINCIPI TEORICIè in costante aumento, coinvolgendo il destino di strati sempre più ampi dell’umanità, e per quanto ci è dato di prevedere, andrà sempre più aumentando” (LTE).
Prima di concludere, mi resta tuttavia un’ultima annotazione da fare. A quanto pare, esiste un altro fenomeno economico, oggi molto diffuso, che neanche Max Weber sia stato in grado di anticipare. Infatti, sempre nel Grundriβ 1898, egli scrive: “Di fatto, le spinte ai grandi mutamenti nelle relazioni di prezzo dei beni scaturiscono di solito; in via eccezionale: da mutamenti inconsueti della quantità di moneta o da modificazioni del bene-moneta (per esempio, passaggio alla cartamoneta) …” (LTE). Oggi, questo fenomeno, che è tipico dell’economia finanziaria, rappresenta viceversa la regola; e quindi, in negativo, la causa prima delle asimmetrie che si manifestano nella determinazione del prezzo di uno o più beni (bollefinanziarie). Nonostante ciò, questo stesso fenomeno rappresenta soprattutto in positivo il motore dellacrescita economica. Che tutti vorremmo non finisse mai. Ah, dimenticavo, eccetto coloro che parlano didecrescita ma non sanno neanche loro cosa sia.
(Seconda parte – fine)
Angelo Giubileo
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