Si sprecano gli aggettivi ed i nomignoli per questo ragazzo della Valle dell’Irno che dopo tante peripezie è riuscito ad approdare in una squadra di Serie B. Citro il talento lo ha sempre avuto. Soprannominato “Il Maradona di Fisciano” o il “Messi della Valle dell’Irno”, Citro a sei anni saltava gli avversari come birilli. Nelle varie scuole calcio che ha frequentato era sempre tra i più bravi.
Rapido, sgusciante dotato di un tiro potente per Citro che è approdato in D a 21 anni e solo a 26 ha avuto la grande occasione di giocare tra i cadetti una partita speciale. Partita speciale per lui e la sua famiglia. Tutti salernitani e tifosi della Salernitana ma domenica all’Arechi il cuore sarà diviso a metà e la Salernitana dovrà fare molta attenzione alla rapidità di questo giocatore che ha tanta voglia di fare bene e dimostrare che i soprannomi non erano esagerazioni.
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