Sul tema interverranno: Claudio Rinaldi, scrittore di favole per bambini, Vincenzo Esposito, professore associato di antropologia presso l’università degli studi di Salerno, Marinella Attinà, professore associato di pedagogia generale e sociale presso università degli studi di Salerno, Daniela Marinelli, psicologa; moderati dalla giornalista Gilda Ricci.
Alla vigilia della nuova rassegna teatrale “C’era una volta 4” un’attenta riflessione su uno strumento importante per la crescita, come le favole.
Le favole danno la possibilità ai bambini, e non solo, di entrare alla scoperta del proprio mondo emotivo. È possibile attraverso le fiabe apprendere schemi nuovi di comportamento, imparare a rispondere più efficacemente a situazioni difficili o di disagio. In questo modo si impara a non rimanere vinti dalle emozioni che si vivono. Riconoscersi nei protagonisti, darà loro modo di entrare in contatto con quelle emozioni, impareranno a riconoscerle, a dargli un nome e quindi ad esprimerle. Spesso, quando si ascolta una fiaba si viene totalmente assorbiti da questa. Il bambino entra totalmente nel mondo fatato, si veste degli abiti e delle azioni dei suoi protagonisti. Eccolo diventare allora una fata, un leone, un mago, una winx, un principe o una principessa… Sarà la favola a fornire strumenti, stimoli , educare e conoscere.