A seguito delle preliminari indagini, avviate immediatamente e condotte con l’ausilio anche di mezzi tecnici, venivano identificati altri anziani che – dopo essere stati avvicinati, grazie all’avvenenza della donna e facendo leva sulla solitudine degli stessi – divenivano oggetto delle attenzioni della signora interessata, ovviamente, agli averi delle vittime. Nell’ultimo caso, l’anziano settantanovenne si trovava in ospedale per assistenza ad un parente: la donna lo avvicinava e approfittando della solitudine dell’uomo rimasto vedovo di recente, avviava una relazione “sentimentale” con lui.
Il passo successivo consisteva nel portare l’anziano nella sua abitazione con la scusa di bere qualcosa e trascorrere alcune piacevoli ore assieme. A questo punto si decideva di stringere il cerchio intorno alla donna con un servizio di pedinamento. Nella giornata di ieri i finanzieri notavano alcuni movimenti sospetti della figlia maggiorenne che, ad un segnale convenuto, si avvicinava con l’automobile all’abitazione dell’anziano e aiutava la madre a caricare in macchina quanto razziato a casa della vittima. Si decideva, nell’immediatezza, di intervenire bloccando le donne: nell’auto i militari trovavano quanto appena sottratto dall’abitazione. Detersivi, lenzuola, federe, abbigliamento e bottiglie di alcolici. Ma il vero bottino era nascosto addosso alla donna: oltre 400 euro in contanti ed alcuni gioielli della defunta moglie oltre ad un bracciale sfilato dal polso dell’anziano narcotizzato.
I finanzieri si preoccupavano immediatamente di prestare i primi soccorsi al settantanovenne che dopo essersi risvegliato appariva fortemente confuso e disorientato. L’ambulanza del 118 lo portava subito al vicino nosocomio per accertamenti. Addosso alla donna veniva rinvenuta la boccetta semivuota del potente narcotico utilizzato per addormentare le sue vittime. La trentasettenne è stata denunciata per rapina aggravata (art. 628, II comma, n. 2 e 3 quinques) e associata alla casa circondariale di Salerno – Fuorni.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA – Dr. Corrado LEMBO