C’è un passaggio dell’Enciclica (n.211) che dice: «L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via ».
Proprio di democrazia ambientale si parlerà nel convegno Il contributo del diritto internazionale e del diritto europeo all’affermazione di una sensibilità ambientale. L’incontro, organizzato in occasione della nuova serie della Rivista giuridica dell’Ambiente, avrà luogo il 9 ottobre nell’Aula “Nicola Cilento” dell’Università di Salerno. Sarà anche l’occasione per parlare della recente sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha condannato l’Italia relativamente alla gestione dei rifiuti nella Regione Campania.
Dopo i saluti del Magnifico Rettore, prof. Aurelio Tommasetti, e l’introduzione della prof.ssa Daniela Marrani, docente di Diritto dell’Unione europea, ci saranno le relazioni di Fausto Capelli e Stefano Nespor, condirettori della Rivista, Angela Di Stasi, ordinario di Diritto dell’Unione europea nell’Università di Salerno, Maurizio Iaccarino, già Vice direttore dell’UNESCO, Mons. José Maria Serrano Ruiz, Presidente emerito della Corte d’Appello Vaticana. Concluderà Francesco Paolo Casavola, Presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica e Presidente emerito della Corte Costituzionale.