Sempre più spesso si sente parlare di sviluppo sostenibile: un obiettivo per il cui raggiungimento è necessario che la società civile abbia un adeguato accesso alle informazioni, possa partecipare ai processi decisionali e accedere alla giustizia in materia ambientale.
Sono queste le nozioni di democrazia ambientale contenute nel principio 10 della Dichiarazione di Rio de Janeiro su ambiente e sviluppo del 1992. Una tematica che si è progressivamente diffusa nella prassi internazionale in materia di tutela dei diritti umani e nel quadro degli accordi ambientali multilaterali come testimonia la Convenzione di Aarhus del 1998 che rappresenta la più avanzata disciplina giuridica internazionale della democrazia ambientale alla quale, in tempi recentissimi, ha fatto riferimento anche Papa Francesco con la sua Encliclica “Laudato sì” .
C’è un passaggio dell’Enciclica (n.211) che dice: «L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via ».
Proprio di democrazia ambientale si parlerà nel convegno Il contributo del diritto internazionale e del diritto europeo all’affermazione di una sensibilità ambientale. L’incontro, organizzato in occasione della nuova serie della Rivista giuridica dell’Ambiente, avrà luogo il 9 ottobrenell’Aula “Nicola Cilento” dell’Università di Salerno. Sarà anche l’occasione per parlare della recente sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha condannato l’Italia relativamente alla gestione dei rifiuti nella Regione Campania.
Dopo i saluti del Magnifico Rettore, prof. Aurelio Tommasetti, e l’introduzione della prof.ssa Daniela Marrani, docente di Diritto dell’Unione europea, ci saranno le relazioni di Fausto Capelli e Stefano Nespor, condirettori della Rivista, Angela Di Stasi, ordinario di Diritto dell’Unione europea nell’Università di Salerno, Maurizio Iaccarino, già Vice direttore dell’UNESCO, Mons. José Maria Serrano Ruiz, Presidente emerito della Corte d’Appello Vaticana. Concluderà Francesco Paolo Casavola, Presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica e Presidente emerito della Corte Costituzionale.
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