Il Trapani Calcio fondato nel 1908, inizialmente aveva quali colori sociali il “verde”, successivamente, nel 1936 tali colori sono stati sostituiti dal “granata”. ( Fonte Wikipedia)
La Salernitana invece, dopo aver iniziato la propria storia calcistica, con colori sociali “bianco- celeste” ( periodo 1919-1926), dalla stagione 1927 ha modificato gli stessi con il colore “granata”.
Il Trapani Calcio, in termini aziendali, possiede un parco calciatori pari ad euro 7,75 mln di euro diviso come segue: Nicolas ( 300 mila), Fulignati (100), Geria (25), Perticone (400), Scognamilio (400), Pagliarulo (300), Marot (75), Terlizzi (75), Accardi (50), Pastore (200), Rizzato (200), Corduas (50), Fazio (500), Dai (50), Cavagna (50), Barilla (650), Scozzarella (500), Eramo (400), Ciaramitano (150), Raffaello (150), Basso ( 300), Sodinha ( 850), Coronado ( 100), Nadarevic ( 900 ), De Vita ( 75), Citro ( 100), Torregrossa (550), Montalto ( 200), Sparacello (50). (fonte Transfermark)
La Salernitana determina il proprio parco calciatori per un importo pari a 8,23 mln di euro, diviso come segue: Strakosha ( 300 mila euro),Terracciano (200), Ronchi (50 mila), Schiavi (500 mila), Lanzaro ( 150 mila), Tuia ( 150 mila), Trevisan (100 mila),Empereur (100), Rossi ( 500 mila), Franco ( 175 mila), Pollace ( 200 mila), Colombo ( 150 mila) , Arcaleni ( 50 mila), Sciaudone (1,30 mln ), Odjer (250 mila), Bovo (250 mila), Moro (200 mila), Pestrin (75 mila),Perrulli (100), Milinkovic (75), Nalini (225), Troianiello (150 mila), Donnarumma (600 mila), Gabionetta ( 375 mila), Coda ( 1,50 mln ) , Eusepi ( 500 mila).
A Salerno , attraverso l’attivazione di un progetto di “azionariato diffuso”, tra tifosi della Salernitana e club granata, si potrebbe proporre la “gestione diretta” dello Stadio Arechi.
Per rendere operativo tale progetto, si dovrebbe ipotizzare la costituzione di una societa’ di capitali composta per il 75% dal club di via Allende, per il 25% da tifosi granata, con relativa rappresentanza di “supporters” nel Consiglio di amministrazione.
Tale” innovativo progetto aziendale”, unico nel suo genere, potrebbe coniugare una convivenza tra cultura sportiva e cultura d’impresa, finalizzato a massimizzare i profitti, e remunerare tifosi e societa’ dell’investimento effettuato.
Grazie alla gestione diretta dello stadio, i tifosi granata, diventerebbero ancor piu’ “attori principali” di un vincente progetto calcistico nella città di Salerno.
La “filosofia dell’azionariato diffuso tra tifosi e societa’” riguarda la massimizzazione del potenziale dell’impianto sportivo dell’ Arechi con attivita’ di naming, pubblicita’, attivita’ commerciali, bar, ristoranti, partnership, marketing e merchandising.
La gestione diretta dello stadio deve essere inquadrato in un “nuovo concept di struttura” coinvolta in un contesto piu’ ampio anche urbanistico in grado di far fruire alla collettivita’ sia lo spettacolo sportivo che il contesto sociale della comunita’ di riferimento.
La gestione diretta dello Stadio Arechi, risultera’ finalizzata inoltre a soddisfare i seguenti elementi : fonti di ricavo (diversi dai risultati sportivi); diversificazione degli obiettivi dell’azienda sportiva; connotazione di un valido strumento operativo riconosciuto dalla citta’, dal pubblico, dagli sponsor, e dai club di calcio; abbattimento di costi per la gestione dello stadio da parte del club granata.
Per realizzare l’idea di stadi aperti tutta la settimana e’ necessario arrichire gli stessi di servizi per il tempo libero, divertimento, cultura, pratica sportiva, in modo da far nascere una struttura attiva , produttiva ed attraente per 365 giorni all’anno.
Tifosi della Salernitana aziendalisti…!!!!
Antonio Sanges dottore commercialista