«Non possiamo permetterci altre perdite in tema di reparti ospedalieri e professionisti sanitari – è il commento del sindaco di Eboli, Massimo Cariello –. Per questo motivo abbiamo immediatamente avviato i contatti sia con i medici interessati, sia con la stessa direzione sanitaria dell’ospedale di Eboli, trovando intese e convergenze verso una soluzione positiva della vicenda. I medici, dopo il colloquio che abbiamo avuto, potrebbero anche rivedere la loro richiesta di pensionamento, ma naturalmente con precise garanzie operative, organizzative e strutturali». Il sindaco di Eboli ed il presidente del Consiglio comunale hanno una strategia precisa per centrare l’obiettivo di non perdere ulteriori pezzi in ospedale.
«Dobbiamo puntare immediatamente ad attivare, nell’ospedale di Eboli, il servizio di fecondazione assistita – spiega il presidente del Consiglio comunale, Fausto Vecchio -. Possiamo farlo subito, perché il nostro ospedale ha già in dotazione la strumentazione necessaria. Inoltre, non si comprende il motivo per il quale questo servizio sia destinato esclusivamente verso le strutture private, noi riteniamo che a maggior ragione si debba prevedere in strutture pubbliche ospedaliere. Una scelta del genere – rivela il presidente Vecchio – farebbe rivedere ai medici del reparto di ginecologia la loro richiesta di pensionamento». Un rilievo viene mosso anche sul piano tecnico-normativo. «E’ appena il caso di rilevare – ricordano il sindaco Cariello ed il presidente Vecchio – che il trasferimento dei reparti di Ostetricia e Pediatria da Eboli verso Battipaglia non è stato realizzato con un vero e proprio provvedimento, ma con una semplice lettera. Non abbiamo bisogno di altre chiusure, ma solo di potenziare i reparti ed i servizi ospedalieri, unica condizione per riuscire a garantire un’assistenza adeguata».