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Estorsione ed usura, due arresti nel salernitano dei Carabinieri

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I Carabinieri del R.O.S. hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcerenei confronti di due soggetti indagatiper usura ed estorsione. In carcere gli ebolitani Giovanni Ricciardi di 44 anni e Vincenzo Antonio di Guida di 46 anni ritenuti responsabili, a vario titolo dei delitti di estorsione ed usura. Le misure cautelari scaturiscono dall’attività investigativa svolta dai Carabinieri del R.O.S. in seguito alle denunce sporte da un imprenditore agricolo della Piana del Sele con il supporto di una associazione antiusura e antiraket denominata “Rete”. L’imprenditore è risultato vittima di una pressante attività di usura ed estorsione messa in atto, fino a pochi giorni prima dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare da parte dei due arrestati.

Già nel gennaio di quest’anno era stata disarticolata due pericolose organizzazioni criminali attive nella Piana del Sele e finalizzate alla commissione di delitti di usura, estorsione, riciclaggio e reimpiego di denaro, nonchè esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Ticciardi, con il concorso del Di Guida, in più circostanze, sfruttando il momento di difficoltà economica dell’imprenditore, prestava denaro contante riscuotendo interessi usurari e, a fronte dell’impossibilità di questo di saldare il debito, con ripetute violenze e minacce, pretendeva da questi un trattore “Lamborghini” di cui tratteneva i documenti di circolazione, facendo compulsare l’imprenditore dal Di Guida, mentre si trovava sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Al termine delle operazioni, Ricciardi è stato associato presso la casa circondariale di Salerno – Fuorni mentre Di Guida è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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