Per i volontari che hanno prestato la loro opera al servizio di emergenza è stata un’esperienza formativa, che li ha visti impegnati in diverse operazioni di soccorso, in collaborazione con le sedi operative locali. L’estate appena trascorsa, considerata l’eccezionale ondata di caldo che ha investito l’intero territorio Nazionale, è stata forse la stagione in cui si sono verificati il maggior numero di interventi per richieste di soccorso legate a svenimenti, senso di spossatezza, malori improvvisi capitati a turisti che si godevano il sole in spiaggia e ad altri episodi simili. L’esperienza e la professionalità che contraddistingue i volontari de “La Solidarietà”, tra cui operano giovani infermieri specializzati e medici di comprovata competenza, rappresentano un ottimo biglietto da visita per una futura candidatura alla prestazione dei servizi emergenziali in Costiera. Senza dimenticare altri settori in cui gli operatori del 118 operano h24 al servizio della collettività. Tra le postazioni attive si ricorda anche quella presso l’aeroporto “Costa d’Amalfi” di Salerno, dove “La Solidarietà” ha una postazione fissa con un appalto che vedrà impegnati i volontari fino al termine del prossimo anno.
Servizio di emergenza estiva in Costiera Amalfitana, bilancio positivo per “La Solidarietà”
Bilancio positivo del servizio di emergenza sanitaria estiva realizzato da “La Solidarietà” in Costiera Amalfitana. Con l’inizio della stagione autunnale è tempo di bilanci per il servizio di assistenza sanitaria prestato dall’Associazione di Volontariato “La Solidarietà” di Fisciano in Costiera Amalfitana durante il periodo estivo. Alcuni volontari del sodalizio con sede a Lancusi hanno, infatti, operato per circa due mesi, da luglio a settembre, con una postazione fissa di emergenza “118” estiva a Cetara. “La Solidarietà” è stata selezionata per questo servizio come associazione vincitrice di un bando che prevedeva una graduatoria derivante da un punteggio composto per metà dall’ubicazione della sede dell’associazione per l’altra metà dall’offerta organizzativa (esperienza pregressa, età delle ambulanze, numero e formazione dei volontari).
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