A pochi chilometri, ad Afragola, veniva ritrovato, in casa, il corpo legato e senza vita di una anziana, vittima inerme di un’azione infame e crudele.
In una città, un uomo, un commerciante vistosi in serio pericolo, reagisce e, purtroppo, uccide. La giustizia stabilirà se ci sono e quali saranno le conseguenze. In un’altra, l’ennesima donna, una nonna, su cui si è infierito senza pietà alcuna.
La incolumità, la sicurezza individuale e dei propri cari sono, indiscutibilmente, inviolabili e prioritarie. Lo sono anche quelle delle comunità in cui viviamo che, ahimè, lodevoli sforzi delle Forze dell’Ordine nonostante, non sono del tutto garantite, come le diverse esigenze dei territori richiederebbero.
Il profilo che si delinea, segnatamente in alcune aree del nostro Paese, rischia di assumere i tratti della Paura e, quindi, potrebbe favorire l’incentivarsi di preoccupanti reazioni, le quali troverebbero, pure, la emotiva approvazione di una crescente parte d’opinione pubblica, ormai stanca e sdegnata dal reiterarsi di crimini d’ogni tipo e da pene, spesso, ritenute leggere.
La tutela dei cittadini, non solo quella di chi ricopre ruoli di responsabilità e talvolta ne abusa, ha i suoi costi ed i consistenti tagli, operati dai Governi, succedutisi in questi anni, su un comparto tanto delicato, per effetto della spending review, stanno mortificando il valore del servizio che rendono donne ed uomini in Divisa, depotenziandone mezzi e strumenti di lavoro. Tagli che, ovviamente, si riverberano, negativamente, anche sull’azione di prevenzione ed argine verso i fenomeni di micro e macro delinquenza.
Ci sono temi sensibili, quali la Sicurezza, che non possono esser considerati, in alcun modo, al pari di altre voci di un bilancio da far quadrare. E’ quanto mai necessario, in funzione di ciò che ne consegue, aprire una discussione importante e rivalutare le strategie di investimento in ambiti delicati per la tenuta, la credibilità stesse delle Istituzioni e delle loro emanazioni periferiche e, in primis, per vigilare e proteggere meglio tutti e ciascuno.
editoriale a cura di Tony Ardito, giornalista