Salerno: sindacati spiegano i motivi dell’occupazione della sede Asl
redazione
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Dal disastro della sanità campana si potrà uscire solo con una programmazione seria, con scelte strategiche fondate su una visione politica, con il coraggio che può spettare solo a chi è stato scelto dalla gente per governare e non certo a commissari-burocrati che altro non possono fare se non tenere le carte a posto. La vicenda dell’Asl di Salerno è emblematica, ma lo sono anche gli sforamenti sistematici dei tetti di spesa, a testimonianza del fatto che se è vero che tanto è stato fatto per rimettere in sesto la sanità in Campania, è pur vero che certe malversazioni, certe cattive abitudini tra pubblico e privato nel settore della salute non sono mai venute meno. Ed ecco che il governatore De Luca rischia di rimanere con il cerino in mano, tirato per la giacca da destra e sinistra, dai privati convenzionati e dai massimi vertici delle strutture pubbliche.
La Regione è commissariata, sulla sanità non può decidere da sola. E’ soggetta al piano di rientro, almeno fino a quando non saprà dimostrare di poter camminare da sola. Il Governo, però, nicchia: dovrebbe nominare il nuovo commissario (che non può più essere un politico tantomeno il presidente della Regione), creando l’alibi per muovere poco o nulla, con il risultato che si paralizza la gestione delle questioni più spinose. La scelta del commissario sarà frutto di un compromesso tra Renzi e De Luca, ma a questo punto tutti sperano che si faccia presto. E se è vero quanto ha detto ieri l’altro il sottosegretario alla salute Vito De Filippo, alla festa dell’unità a Pontecagnano, ben presto si uscirà dal commissariamento perché i bilanci sono a posto e c’è da essere ottimisti.
Intanto le Organizzazioni Sindacali del comparto sanità, unitamente alla Rsu dell’ASL Salerno a conclusione di un percorso di assemblee aziendali nei presidi e nei Distretti dell’intera Pro nel corso dell’assemblea generale dei lavoratori tenutasi oggi ha deciso l’occupazione ad oltranza della Sede centrale dell’Asl di Via Nizzafino ad ottenimento degli obiettivi definiti: 1) il rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori, omogeneizzazione di tutte le voci salariali; 2) l’erogazione delle fasce (progressioni economiche orizzontali); 3)la stabilizzazione di tutti i precari e dei lavoratori atipici che da anni continuano a garantire i servizi essenziali; 4) il reclutamento immediato del personale necessario a garantire i livelli essenziali di assistenza (infermieri, O.S.S., tecnici); 5) la garanzia di tutti i servizi all’utenza, internalizzando i servizi fondamentali come: screening oncologici e laboratoristica, ecc.