“E’ un dolore grande vedere abbattuta la casa ad un cittadino che già versa in uno stato di grande difficoltà – dice Aliberti – , soprattutto in una Città che negli anni passati ha subito uno scempio edilizio consentito da una politica connivente e che ha determinato l’arricchimento di poche note famiglie grazie a piani di fabbricazione che non avevano nessun rispetto dei vincoli sovraordinati. Comprendo il dolore e la rabbia che state vivendo. Sia ben chiaro che il mio non è un attacco rivolto alla Procura, né tantomeno a chi sta eseguendo i lavori, perché ciascuno in ottemperanza al proprio ruolo sta giustamente facendo il proprio dovere applicando la legge, ma è solo uno sfogo personale nei confronti di un sistema che purtroppo funziona poco e/o male e del quale quasi sempre né pagano le conseguenze i più deboli e bisognosi”.