E’ per questo che la società guarderà con estrema attenzione al match dell’ottava giornata, per trarre indicazioni, per comprendere se la strada intrapresa fin qui è quella giusta, quella in grado di portare a centrare l’obiettivo finale o viceversa se è necessario ricorrere ad un’inversione di marcia. Perchè se da un lato è vero che siamo ancora alle battute iniziali del torneo di B, dall’altro è innegabile che qualche errore di valutazione fino ad ora è stato fatto e che qualche problema da risolvere c’è. Senza dover puntare l’indice su qualcuno o invocare sterili rese di conti interne, è evidente che alcune situazioni potevano essere gestite in maniera diversa.
La questione portiere ad esempio rappresenta ne è un esempio e non perché Strakosha sia più bravo di Terracciano o viceversa, semplicemente perché è stata fatta una serie di errori di valutazione (dall’addio di Gori, all’arrivo e successiva partenza di Liverani, passando per Frison e fino all’ingaggio dell’attuale portiere) che ha portato alla fine ad un dualismo poco produttivo, generando la percezione che la Salernitana abbia due numeri 12. Ora però è inutile guardarsi indietro. Tralasciando i problemi dell’organico accentuati e resi evidenti in questa fase dall’emergenza infortuni, la Salernitana deve concentrarsi solo ed esclusivamente sul calcio giocato. Domani allo stadio Comunale di Chiavari la matricola granata dovrà vedersela con una squadra che punta ad evitare quella retrocessione con cui già aveva fatto i conti l’anno passato e che solo lo scandalo Catania ha poi effettivamente evitato. Entella – Salernitana è uno scontro diretto a tutti gli effetti. Un match in cui verificare se è necessario o meno un cambio di direzione.