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Incendio quercia secolare a Pellezzano, intervengono le Guardie del WWF

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Al danno anche la beffa per la povera Quercia secolare di via Fravita a Pellezzano tagliata pochi giorni fa e per la  quale le Guardie del WWF della Provincia di Salerno avevano richiesto ed attendono di ricevere dall’Amministrazione Comunale di Pellezzano, gli atti ufficiali relativi alla sua “capitozzatura”. Quel che rimaneva del tronco dell’Albero Monumentale è stato difatti ora, anche parzialmente distrutto, da un violentissimo incendio “improvvisamente” sviluppatosi alle tre di notte, di una serata umida e non certamente di calura in questo periodo autunnale. Sul posto le Guardie del WWF hanno cercato di evitare il rapido propagarsi dell’incendio alle adiacenti vegetazioni e alle vicinissime abitazioni che proprio in via Fravita, sono a pochi metri dall’albero e dal perimetro incendiato.

Avvertiti immediatamente i Vigili del Fuoco di Salerno, prontamente intervenuti quindi, l’incendio veniva spento. Le domande sono sorte immediate dai residenti della zona ancora amareggiati dal taglio della “quercia secolare” nei giorni antecedenti a questo fatto:  “rogo spontaneo? caso fortuito? Le Guardie del WWF sez. di Salerno, coordinate da Alfonso De Bartolomeis che hanno avuto modo di intervenire per prime sul posto, casualmente in servizio in zona, hanno raccolto alcuni elementi che potrebbero costituire indizi e presupposti per stabilire  forse   un’azione dolosa del fatto.

Ovviamente il tutto tempestivamente relazionato, è stato comunicato all’Autorità Giudiziaria per le opportune valutazioni di fatti e circostanze che eventualmente potrebbero costituire elementi di responsabilità e/o ipotesi di reato, per ora riconducibili  ad IGNOTI.  Al momento non rimane che riflettere su come quel “residuo”  di Quercia Secolare annerito e bruciacchiato, malgrado tutto, sia ancora li a simboleggiare quella bellezza e  maestosità di una  natura oltraggiata, che sebbene il trascorrere dei decenni e le avversità del tempo non ha esaurito ancora il suo compito e vuole e può, costituire oltremodo oggettiva testimonianza di quanto gli uomini possano essere irriconoscenti ed irriverenti nei confronti di ciò che dovrebbe salvaguardare e tutelare e grazie al quale sopravvive.

Ora quella “sentinella di un ambiente maestoso e rigoglioso”  vestita di tristezza, è testimone e vittima della sua ultima missione esistenziale e manda ancora un ultimo messaggio agli uomini per evidenziare quanto la superficialità, la mancanza di rispetto, l’inconsapevolezza, possano costituire distruzione e degrado e quanto tutti noi ne siamo i diretti responsabili.  Da giorni infatti non c’è persona che non si soffermi sulla strada a guardare quel “ceppo” che non volendolo, rappresenta ora, forse, qualcosa in piu’ per molti, una scultura naturale e simbolica che in tanti anni di esistenza non era stata mai valorizzata.

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