Tra qualche ora prenderemo ulteriori decisioni per venire incontro alle necessità delle popolazioni e delle imprese colpite dall’alluvione, cui siamo e resteremo vicini». Il Presidente De Luca si è scusato con l’organizzazione dell’Expo e con i partecipanti agli eventi che erano stati organizzati a Milano per la giornata di oggi. A Benevento, intanto anche i volontari dell’Humanitas di Salerno nelle zone colpite dall’alluvione. Spettrale la situazione trovata all’azienda Rummo devastata dal maltempo e per la quale è partita dalla rete la solidarietà per il pastificio, una delle aziende colpite dall’eccezionale ondata di maltempo. Su Twitter e Facebook un gesto semplice per aiutare l’azienda a rialzarsi: acquistare un pacco di pasta e postarne una foto con l’hashtagh “SaveRummo”. Tra quelli che hanno sposato la causa anche molti vip, che hanno deciso di usare la loro popolarità e influenza a supporto dei lavoratori rimasti a casa.
I danni del maltempo al pastificio Rummo
Su Twitter, la blogger Selvaggia Lucarelli ha pubblicato una foto in cui mostra un pacco di pasta Rummo commentando: “Questo è il mio pensiero per il pastificio Rummo e per gli operai che durante l’alluvione a Benevento hanno lottato contro la furia dell’acqua per salvarsi e salvare la fabbrica. Io la vostra pasta la compravo già, sono certa che nei prossimi giorni la compreranno in tanti, per aiutarvi a tornare al lavoro“. Lo showman Fiorello ha partecipato alla campagna, commentando in un post su Facebook il coraggio e l’intraprendenza dell’azienda campana che dopo l’alluvione ha diffuso il messaggio che recita: “L’acqua non ci ha mai rammollito” sopra la foto di uno dei maltagliati che hanno reso famoso il marchio. “Applausi al pastificio Rummo che dopo le ultime alluvioni in Campania, si rimbocca le maniche e risponde così“. Non è da meno il Trio Medusa, che ha espresso su Twitter la propria solidarietà ai maestri della pasta di Benevento.
“Siamo onorati e commossi di tanta solidarietà”, è la risposta di Cosimo Rummo, presidente e a.d. del pastificio beneventano che è al centro di una campagna spontanea di sostegno sui social network #SaveRummo, ringraziando chi ha voluto esprimere la propria solidarietà dopo l’alluvione. “Un’ondata di quasi quattro metri ha investito tutto il sito produttivo, ma – prosegue Rummo –stiamo alacremente lavorando per riportare lo stabilimento alla normalità“.
“Contiamo di parlare presto con precisione dei tempi di recupero a tutti quelli che ci stanno a cuore, dipendenti, clienti e anche a chi ha espresso il suo amore per la nostra pasta“, afferma ancora il numero uno del pastificio. Colpita come le altre aziende di Benevento dall’alluvione nella notte tra il 14 e il 15 ottobre Rummo ha visto alcune linee di produzione danneggiate, male più importanti saranno in grado di ripartire a breve. Inoltre, l’azienda può contare su un magazzino di oltre 30.000 posti pallet di cui 20.000 sono salvi (si sviluppa in altezza, danneggiati solo i primi due metri sugli oltre trenta totali) quindi può far fronte con lo stock alle richieste di breve periodo dei suoi clienti.
Così i 150 dipendenti del pastificio potranno con serenità guardare nuovamente al futuro. “Siamo considerati da tutti un punto di riferimento nell’alto di gamma per le tecnologie e i processi di produzione all’avanguardia, per i nostri uomini e la filosofia che ci anima, un po’ d’acqua non ci può fermare – continua Cosimo Rummo, quinta generazione di pastai – anzi il calore che in queste ore ci viene dimostrato ci dà la forza per tornare velocemente a produrre più motivati di prima“.
La campagna di solidarietà nata sul web, con grande sorpresa della famiglia Rummo, è arrivata in un solo giorno a oltre 90mila like. Rummo, con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, produce dal 1846 un’ampia gamma di formati di pasta (140 tra secca, biologica, integrale, all’uovo e senza glutine) per soddisfare i gusti evoluti e le abitudini contemporanee. L’azienda esporta i suoi prodotti in 45 nazioni dei 5 continenti, con una quota delle esportazioni è del 35% e i principali mercati stranieri sono gli Stati Uniti d’America, il Giappone, la Gran Bretagna e la Germania.
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