La società deve essere più presente, soprattutto in questa fase. Evitare chiusure, restrizioni e contrapposizioni ed aiutare Fabiani, Torrente ed i calciatori a venire fuori da questa situazione. La Salernitana è attesa da quattro partite toste: Cesena, Virtus Lanciano, Perugia e Bari in anticipo. Quattro partite in meno di quindici giorni, quattro gare di fondamentale importanza che metteranno a dura prova mente, gambe, muscoli e cuore della truppa agli ordini di mister Torrente. Salernitana già davanti ad un bivio chiamata a reagire ma anche a non perdere contatto con la classifica provando a concentrare le energie fisiche e mentali. Sabato pomeriggio, all’Arechi, i granata si ritroveranno di fronte il Cesena dell’ex Ragusa.
Dopo sole 72 ore, poi, la Salernitana sarà di scena a Lanciano, dove affronterà una squadra che in casa si fa rispettare e che pratica un buon calcio. Poi il Perugia, sabato 31 ottobre. Una squadra in crisi di gioco e risultati ma che contro i granata venderà cara la pelle come è sempre stato nelle sfide precedenti con gli umbri. Il ciclo terribile si chiude con il Bari in anticipo. Altra gara tosta con non poche insidie. Ecco perché serve un cambio di passo, ecco perché serve un segnale forte da parte del gruppo di Torrente ma anche da parte della società che deve dimostrare di essere solida anche quando bisogna fronteggiare le emergenze e questa lo è. Ci sono poi i tifosi. Gli amici si vedono nel momento del bisogno ed al di là dei rimbrotti la Salernitana, in questa fase ha bisogno di tutti i suoi amici per superare il Cesena.