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Salerno:  attesa per destino del Crescent, si decide su ripresa lavori

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E’ slittato a domani il provvedimento sulla richiesta di dissequestro del Crescent presentata dagli avvocati Agostino De Caro e Lorenzo Lentini per conto dei costruttori Rainone.    Dopo che l’istanza è stata respinta dalla seconda sezione penale davanti alla quale è in corso il Processo toccherà al Riesame valutare  se davvero sussistono le esigenze cautelari che per i giudici del merito ancora giustificano la permanenza dei sigilli.

Tra le motivazioni di dissequestro presentato al Riesame anche il fattore economico: un milione di euro di interessi passivi allʼanno alle banche con un investimento che supera i 50milioni. Sullo sfondo anche ragioni di sicurezza con l’opera “visitata” nelle ore notturne da barboni e clochard.

I lavori sono bloccati da quasi due anni, da quando il 18 novembre del 2013 il gip Donatella Mancini ne dispose il sequestro preventivo. E se i sigilli dovessero essere confermati, gli imprenditori potrebbero decidere di abbandonare il progetto attivando nei confronti del Comune una clausola compromissoria che costerebbe alle casse dell’ente 50 milioni di euro.

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