Tra le motivazioni di dissequestro presentato al Riesame anche il fattore economico: un milione di euro di interessi passivi allʼanno alle banche con un investimento che supera i 50milioni. Sullo sfondo anche ragioni di sicurezza con l’opera “visitata” nelle ore notturne da barboni e clochard.
I lavori sono bloccati da quasi due anni, da quando il 18 novembre del 2013 il gip Donatella Mancini ne dispose il sequestro preventivo. E se i sigilli dovessero essere confermati, gli imprenditori potrebbero decidere di abbandonare il progetto attivando nei confronti del Comune una clausola compromissoria che costerebbe alle casse dell’ente 50 milioni di euro.