E poteva forse essere evitato se i responsabili del cantiere attiguo avessero verificato in maniera scrupolosa le ripercussioni che l’intervento poteva avere sulla porzione di stabile poi crollata. La vicenda è quella del crollo di una palazzina al numero civico 16 di via Filzi che fortunatamente non ebbe gravi conseguenze per gli occupanti. Gli imputati erano accusati, a variotitolo, di aver provveduto in modo inadeguato ai lavori di consolidamento e messa in sicurezza del fabbricato del popoloso quartiere.
Ieri i giudici dell’Appello hanno riformato quella sentenza con la prescrizione per dei reati contestati ad alcuni imputati, riducendo la pena per i progettisti Giorgio Lucchesi e Giuseppe De Pascale.