“Per me è la fine di una profonda sofferenza”. Il sindaco di Napoli ha commentato così con il suo difensore, l’avvocato Massimo Ciardullo, la notizia dell’assoluzione a conclusione del processo “Why Not”. “Sono convinto di avere svolto il mio mestiere di magistrato nel pieno rispetto della costituzione e della legge con l’obiettivo di cercare una verità difficile”
In primo grado de Magistris e Genchi furono condannati a un anno e tre mesi per abuso d’ufficio. De Magistris, oggi assente, e Genchi, in aula, avevano fatto sapere che non avrebbero rinunciato alla prescrizione. In caso di accoglimento delle richieste del pg, sarebbe venuto meno per de Magistris il rischio di sospensione dalle funzioni.
La richiesta di assoluzione era stata sollecitata in merito all’acquisizione dei tabulati telefonici di Giuseppe Pisanu e Giancarlo Pittelli, mentre la prescrizione per quelli di Romano Prodi, Clemente Mastella, Sandro Gozi, Domenico Minniti, Francesco Rutelli e Antonio Gentile. Il rappresentante dell’accusa ha anche chiesto di riformare la provvisionale decisa in primo grado per le parti civili poiché ritenuta non adeguatamente motivata.
La vicenda si riferisce alle utenze di alcuni parlamentari acquisite senza le relative autorizzazioni nel 2006, quando l’attuale sindaco di Napoli era pm a Catanzaro e titolare dell’inchiesta cosiddetta “Why Not”.
al sindaco De Magistris.
Ma la “giustizia” non va bene così.
I danni che ha subito De Magistris non sono coperti.