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Salernitana, tutti per uno e uno per tutti

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Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Chissà se questa massima troverà applicazione da parte dei calciatori granata sabato contro il Cesena. Da un lato la necessità di interrompere la crisi di gioco e risultati dare risposte alla piazza in fibrillazione ma nel contempo non sovraccaricarsi troppo. Compito non facile che spetta a Torrente. Il mister deve mantenere alta l’asticella della concentrazione ma non caricare il gruppo di eccessive responsabilità che potrebbero rendere pesante il pallone anche per i giocatori più esperti.

Proprio da questi ultimi si attendono risposte. I vari Lanzaro, Colombo, Moro, Gabionetta, quelli della vecchia guardiaper intenderci, devono suonare la carica e prendere per mano i compagni, soprattutto i nuovi che sembrano disorientati e spaesati. Il primo esame lo giocherà la difesa. Al di là di chi andrà tra i pali tutti, ma proprio tutti, dovranno aiutare il compagno che difenderà la porta granata limitando al massimo le iniziative degli avversari.

Un filtro adeguato dovrà essere fatto anche dai centrocampisti per arginare le manovre offensive dei romagnoli ma anche dare palloni giocabili agli attaccanti che se da un lato non fanno gol, eccezion fatta per Gabionetta, dall’altro hanno avuto, finora pochissimi palloni giocabili. Nessuno dovrà restare a guardare o ad aspettare il pallone. Schiuma rabbia Gabionetta che problemi fisici a parte vuol farsi perdonare il rigore sbagliato contro il Trapani. C’è poi Coda che medita il riscatto dopo tante critiche e congetture sul suo stato di forma. Torrente sa di non poter sbagliare ma sa anche che non è solo in questo momento perché ha il gruppo dalla sua parte ed una fetta importante di tifoseria. Sola non sarà mai la Salernitana, come recitano striscioni e cori, ed è questa la cosa che conta di più a 48 ore da una sfida che ha già il sapore del dentro o fuori.

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