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Uccise e mangiò la madre, Lino Renzi non sarà condannato perché infermo di mente

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Lino Renzi, l’uomo che uccise e mangiò la madre, Maria Pia Guariglia, il 23 giugno del 2013 in un’abitazione di via Martuscelli a Torrione Alto, è stato prosciolto dall’accusa di omicidio e cannibalismo perché infermo di mente. È questo quanto deciso,nell’udienza di ieri, dal giudice Renata Sessa. Il processo a Renzi si è chiuso con una dichiarazione di non imputabilità per vizio totale di mente .

Per Lino Renzi non c’è quindi alcuna pena, ma resta la misura di sicurezza del ricovero in una struttura sanitaria specializzata, a causa della pericolosità sociale. Per adesso resta nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa in attesa che vengano attivate le procedure amministrative necessarie al suo trasferimento. Ad Aversa  Lino Renzi  si è ben integrato con gli altri pazienti avendo anche un  comportamento collaborativo tanto da svolgere piccoli lavori di pulizia all’interno della struttura.

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