Sono stati premiati i seguenti medici e odontoiatri di fama internazionale.
Premio Magister: Edoardo Boncinelli (Genetista e biofisico di fama internazionale); Premio Medico dell’anno:Fabrizio Pulvirenti (Medico infettivologo, volontario con la missione Emergency in Sierra Leone); Premio alla Ricerca:Carlo Maria Croce (Professore di Oncologia Medica presso l’Università di Ferrara e Direttore dell’Istituto di Genetica dell’Università dell’Ohio (USA)); Premio alla Carriera: Bruno Trimarco (Professore ordinario di Cardiologia e già di Medicina Interna presso l’Università Federico II di Napoli); Premio alla Carriera Odontoiatri:Roberto Martina (Università degli Studi di Napoli, dove è Professore Ordinario, Titolare dell’Insegnamento e Primario della Unità Operativa Complessa di Ortognatodonzia e Gnatologia Clinica, Coordinatore dei Master in Ortodonzia e in Ortodonzia Linguale); Premio alla Ricerca Odontoiatri: Tiziano Testori (Medico Specialista in Odontostomatologia ed in Ortognatodonzia).
Infine si è tenuta la suggestiva cerimonia del Giuramento di Ippocrate, alla quale hanno partecipato 161 neolaureati.
LA GIORNATA DI DOMANI SABATO
Domani, sabato 24 ottobre, ultima delle tre Giornate della Scuola Medica Salernitana, XVI edizione. Dalle 9, al Grand Hotel Salerno, avrà luogo il Simposio Internazionale sul tema: “Genomica in Medicina: un viaggio all’interno del linguaggio della vita”.
Partecipano esperti di fama mondiale, come Lucio Miele, tra l’altro Direttore del Dipartimento di Genetica dell’Università della Louisiana; Cornelius F. Boerkoel, dell’Università British Columbia in Canada; Jonathan Beck, Consulente specializzato; Carlo Maria Croce(Università dell’Ohio); Alessandro Weisz (Università di Salerno); Generoso Andria (Università di Napoli); Eloisa Arbustini (Policlinico San Matteo di Pavia); Edoardo Boncinelli (già Università Vita-Salute di Milano);Immacolata De Vivo (Harvard Medical Schoool);Antonello Crisci (Università di Salerno). I moderatori sranno: Brunella Franco, Carmine Selleri, Amelia Filippelli, Massimo Triggiani, Raffaele Calabrò,Giuseppe Perillo, Bruno Ravera, Corrado Lembo(Procuratore Distrettuale di Salerno), Pietro Vajro.
La Segreteria Scientifica del Convegno è composta dai dottori Giovanni D’Angelo (VicePresidente Ordine Salerno); Mario Colucci (Consigliere Ordine Salerno);Lucio Miele; Paola Rizzo.
E’ prevista la partecipazione del Ministro della SaluteBeatrice Lorenzin.
“Prestigiosi studiosi – ha spiegato il vicePresidente dell’Ordine Giovanni D’Angelo, responsabile del Convegno – italiani e di varie nazionalità europee e d’oltreoceano, sono stati chiamati ad accompagnarci, come nel convegno sulle staminali, nella scoperta di alcuni importanti risultati ottenuti dalle ricerche sempre più frenetiche e numerose, sul variegato, imprevedibile, mondo della genetica, ancora tanto difficile da capire e ‘pericoloso’ da impiegare, ma pieno di prospettive e di contenuti conoscitivi, che hanno già consentito applicazioni di prevenzione e terapeutiche in grado di cambiare il destino e la qualità della vita dell’uomo”.
“Una nuova era è iniziata – ha anticipato Cornelius F. Boerkoel, dell’Università British Columbia in Canada – l’integrazione della genomica nella pratica medica sta dando i suoi frutti. Per la prima volta il concetto di “ tailored terapy “grazie alla possibilità di studiare il patrimonio genetico di ognuno, sta diventando realtà. Questo processo porterà ad una previsione di malattia e ad una più corretta conoscenza dei suoi meccanismi.
Un esempio concreto viene fornito dagli studi condotti dal Dott. Boerkoel sulla “Immunodeficienza di Schimke “ , che colpisce mediamente 1 neonato su un milione. E’ una malattia multi sistemica, dovuta alle mutazioni di un gene, caratterizzata da displasia spondilo-epifisaria, alterazioni della statura con dismorfismi facciali, immunodeficienza dei linfociti e glomerulo nefrite.
In Italia vi sono almeno 50 casi e aumentare le conoscenze per i nostri nuovi medici su queste problematiche, migliorerà la loro pratica medica e permetterà un intervento precoce in grado di modificare la prognosi e il decorso.
Per questo ritengo che questa conferenza possa diventare “una testimonianza” importante, per medici e per pazienti, di oggi e del futuro”.