Solo dopo il deposito, l’ordinanza potrà essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale e partiranno i venti giorni entro i quali le parti potranno costituirsi in giudizio e depositare memorie. Successivamente sarà fissata una data di udienza e la causa sarà affidata a un giudice costituzionale in qualità di relatore. Le motivazioni per cui, nell’ambito del ricorso De Luca, il tribunale ha sollevato dubbio di costituzionalità sulla Severino sono per vari aspetti diverse da quelle che hanno sorretto il caso che ha coinvolto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
Nella vicenda relativa a quest’ultimo si è fatto leva in particolare sulla natura di sanzione della sospensione e sulla sua applicazione retroattiva: ma la Corte ha giudicato la questione infondata. Nel caso De Luca, invece, si lamenta un eccesso di delega nei decreti attuativi della legge Severino, in particolare per l’introduzione del reato di abuso d’ufficio tra quelli di allarme sociale per cui scatta la sospensione, e il diverso trattamento tra amministratori locali e parlamentari. De Luca è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio nell’ambito di un procedimento sul termovalorizzatore di Salerno.