Domani, lunedì 26 ottobre, Giovanni Carmando riceverà un importante riconoscimento. Il Direttore Sportivo della Hippo Basket sarà insignito, nel corso di una manifestazione in programma a partire dalle ore 16 presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno, del premio quale “Salernitano Doc”.
Lʼevento, giunto allʼottava edizione, nasce da unʼidea di Massimo Staglioli, presidente del premio e vicepresidente del Movimento Cristiano Lavoratori (associazione che si occupa di solidarietà e di promozione sociale). La cerimonia di consegna dei premi sarà preceduta da una tavola rotonda sul tema “Le periferie della esistenza”.
L’ambito titolo ogni anno viene assegnato a lavoratori, imprenditori, casalinghe e personalità del mondo civile, della politica e dello sport, a personaggi uniti da un forte sentimento d’amore e di appartenenza alla città di Salerno e che abbiano contribuito e contribuiscono a diffondere una bella immagine della città di Salerno.
Professionista esemplare, Giovanni Carmando ha trascorso la sua vita tra il lavoro di fisioterapista (oggi è il responsabile del noto Centro Salus) ed il campo (tra basket e calcio), sulle orme del mitico papà Bruno (storico masseur della Salernitana), non rinnegando mai la sua salernitanità e l’amore viscerale per la sua città. Da pochi mesi, dopo aver appeso le scarpette da basket al chiodo, il salernitano “verace”Giovanni Carmando ha accettato la nuova sfida di ricoprire l’incarico di diesse della Hippo, ruolo che sta ricoprendo come sempre con entusiasmo e serietà. E domani pomeriggio saranno in tanti coloro i quali parteciperanno alla cerminonia di consegna nella suggestiva cornice di Palazzo di Città per rendere omaggio ad un Salernitano Doc senza eguali!
«Il premio per me è un riconoscimento importante – ha affermato il diesse della Hippo Giovanni Carmando – in quanto è un segno che probabilmente l’operato della famiglia Carmando ha lasciato un segno alla comunità salernitana. Un segno tangente del lavoro svolto sia nell’ambito professionale che in quello sociale . Mi sembra ovvio che questo premio lo dedico a mio padre Bruno e a mio figlio che porta il suo nome, due persone molto simili nella loro bontà e integrità morale. Il primo mi ha insegnato tanto, il secondo mi sta dando tante soddisfazioni e sono sicuro che continuerà così. Grazie Salerno!».
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